Un difensore civico per tutelare gli interessi dei cittadini

Lampioni guasti, caditoie otturate, villette
abbandonate: sono vari i disservizi
della pubblica amministrazione
segnalati alla stampa da cittadini esasperati,
dai tanti "Mario Rossi" che
pagano le tasse e pretendono che le
cose funzionino.
Eppure esiste un organo indipendente
che tutela i diritti dei cittadini
nei confronti della pubblica amministrazione:
il difensore civico. Per il Comune
di Giarre è l’avvocato Lilian Caruso
che spiega:«Il difensore civico interviene,
su istanza di singoli o associazioni
(residenti o con interessi a
Giarre), per casi di ritardi, irregolarità,
negligenza, carenze, omissioni,
illegittimità dell’attività amministrativa,
per garantire i principi di legalità,
di buon andamento, efficienza e imparzialità
».
Non è un avvocato messo a disposizione
gratis per controversie private.
In città il difensore civico è intervenuto,
ad esempio, per sollecitare la derattizzazione
di alcune strade, per i
siti per le antenne della telefonia, per
caditoie otturate, anni fa anche contro
la paventata chiusura di un reparto
dell’ospedale.
Come va a finire?«Tutte le segnalazioni
che ho effettuato di pericoli stradali,
pali pericolanti, grate rotte o illuminazione
carente sono state quasi
sempre ottemperate», molto complicato
è invece intervenire per cittadini
che lamentano tasse elevate.
«Il difensore civico non ha potere
coercitivo - sottolinea l’avvocato - ma
fa da mediatore tra l’amministrazione
e il cittadino». Ha accesso a tutti gli atti
e il suo intervento è autorevole in
quanto rappresenta gli interessi della
cittadinanza. Riceve nel palazzo municipale
il venerdì mattina e il lunedì
pomeriggio.
Un prossimo intervento? «Su segnalazione
di alcuni cittadini chiederò
all’amministrazione d’istituire
un quarto d’ora di cortesia per le strisce
blu; per i residenti nelle strade
dove ci sono queste strisce e non c’è
un parcheggio alternativo (vedi corso
Italia e via Carolina) chiederò la possibilità
di un abbonamento mensile a
prezzo agevolato».
MARIA GABRIELLA LEONARDI
(pubblicato su LA SICILIA del 17 aprile)

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