«Delinquere per il superfluo»Ogni anno circa 40 i minori con procedimenti penali: in aumento i reati connessi alle droghe
Ogni anno sono circa 30-40 i minori con un
procedimento penale in corso nel distretto
socio-sanitario di Giarre. I ragazzi che
entrano nel circuito penale vengono seguiti
dall’ Ufficio di servizio sociale minorenni
di Catania del ministero della Giustizia
che opera con il delicato compito di aiutare
questi ragazzi a cambiare vita, predisponendo
progetti di reinserimento sociale.
L’Ussm di Catania è diretto, con competenza,
dalla dott.ssa Vincenza Speranza ed
opera in sinergia con gli enti pubblici e
privati del territorio.
La dott.ssa Maria Pia Fontana, assistente
sociale coordinatore, è la referente del distretto
socio-sanitario n.17 - che comprende
Giarre e altri nove Comuni - e ha una conoscenza
privilegiata della devianza minorile
nella zona: «Il numero dei minori che
seguiamo - spiega - varia quotidianamente
in base alle denunce e alle segnalazioni.
Dalle statistiche ufficiali, i minori del distretto
che la Procura della Repubblica per
i minorenni segnala all’Ussm oscillano tra
i 30 e i 40 all’anno, ma una quota della devianza
minorile non viene colta dalle istituzioni.
Negli ultimi anni non ci sono state
grosse variazioni sul piano numerico
quanto su quello qualitativo, sono cioè
cambiati i motivi che portano a delinquere
e le manifestazioni della devianza. In genere
questi ragazzi hanno una carriera
scolastica irregolare, ma non sempre».
Quali sono i reati più frequenti per i minori
del Distretto?
«I più diffusi sono reati contro il patrimonio,
ma generalmente non si delinque
per soddisfare un bisogno di prima necessità,
quanto piuttosto per procurarsi
"beni superflui". Negli ultimi anni, si è assistito
a un aumento dei reati connessi alla
detenzione e allo spaccio di sostanze
stupefacenti».
Vi sono minori coinvolti nel fenomeno degli
incendi d’auto?
«Da quanto risulta dai dati ufficiali no».
Questi ragazzi fanno parte di bande o agiscono
da soli?
«È presente una devianza di tipo individuale
e occasionale, ma sono più ricorrenti
episodi di devianza di gruppo con
una solida base organizzativa. In questo secondo
caso è elevato il tasso di recidiva,
cioè la commissione di reati dopo essere
stati già condannati per un altro reato. E
per noi consegue una maggiore difficoltà
ad avviare percorsi di recupero/reinserimento
».
E sul fronte della prevenzione?
«Con leggi come la n.285 del 1997 e la
n.328 del 2000, si è tracciata la strada per
un lavoro di più ampio respiro a favore di
tutti i ragazzi di una comunità. Occorre
fare tesoro di queste esperienze per spostare
in avanti la soglia dei risultati e per investire
sempre più risorse economiche,
competenze e creatività a vantaggio delle
nuove generazioni».
MARIA GRABRIELLA LEONARDI
(pubblicato su LA SICILIA del 27 novembre 2007)
procedimento penale in corso nel distretto
socio-sanitario di Giarre. I ragazzi che
entrano nel circuito penale vengono seguiti
dall’ Ufficio di servizio sociale minorenni
di Catania del ministero della Giustizia
che opera con il delicato compito di aiutare
questi ragazzi a cambiare vita, predisponendo
progetti di reinserimento sociale.
L’Ussm di Catania è diretto, con competenza,
dalla dott.ssa Vincenza Speranza ed
opera in sinergia con gli enti pubblici e
privati del territorio.
La dott.ssa Maria Pia Fontana, assistente
sociale coordinatore, è la referente del distretto
socio-sanitario n.17 - che comprende
Giarre e altri nove Comuni - e ha una conoscenza
privilegiata della devianza minorile
nella zona: «Il numero dei minori che
seguiamo - spiega - varia quotidianamente
in base alle denunce e alle segnalazioni.
Dalle statistiche ufficiali, i minori del distretto
che la Procura della Repubblica per
i minorenni segnala all’Ussm oscillano tra
i 30 e i 40 all’anno, ma una quota della devianza
minorile non viene colta dalle istituzioni.
Negli ultimi anni non ci sono state
grosse variazioni sul piano numerico
quanto su quello qualitativo, sono cioè
cambiati i motivi che portano a delinquere
e le manifestazioni della devianza. In genere
questi ragazzi hanno una carriera
scolastica irregolare, ma non sempre».
Quali sono i reati più frequenti per i minori
del Distretto?
«I più diffusi sono reati contro il patrimonio,
ma generalmente non si delinque
per soddisfare un bisogno di prima necessità,
quanto piuttosto per procurarsi
"beni superflui". Negli ultimi anni, si è assistito
a un aumento dei reati connessi alla
detenzione e allo spaccio di sostanze
stupefacenti».
Vi sono minori coinvolti nel fenomeno degli
incendi d’auto?
«Da quanto risulta dai dati ufficiali no».
Questi ragazzi fanno parte di bande o agiscono
da soli?
«È presente una devianza di tipo individuale
e occasionale, ma sono più ricorrenti
episodi di devianza di gruppo con
una solida base organizzativa. In questo secondo
caso è elevato il tasso di recidiva,
cioè la commissione di reati dopo essere
stati già condannati per un altro reato. E
per noi consegue una maggiore difficoltà
ad avviare percorsi di recupero/reinserimento
».
E sul fronte della prevenzione?
«Con leggi come la n.285 del 1997 e la
n.328 del 2000, si è tracciata la strada per
un lavoro di più ampio respiro a favore di
tutti i ragazzi di una comunità. Occorre
fare tesoro di queste esperienze per spostare
in avanti la soglia dei risultati e per investire
sempre più risorse economiche,
competenze e creatività a vantaggio delle
nuove generazioni».
MARIA GRABRIELLA LEONARDI
(pubblicato su LA SICILIA del 27 novembre 2007)
Commenti
Per qualunque segnalazione e proposte di argomenti da trattare su La Sicilia, finchè ci scriverò, sono a disposizione
Tanti saluti e grazie
MGL